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  • [SUCCESS IS NOT GIVEN, IT IS EARNED.]
  • [LA FORTUNA NON ESISTE, LA COSTRUIAMO NOI OGNI GIORNO.]
  • [IL FUTURO è UNA CONQUISTA NON UN REGALO.]
  • [La coerenza è il fondamento della virtù.]
  • [THE BEST IS YET TO COME.]
  • [NON ASPETTARE IL MOMENTO OPPORTUNO. CREALO.]
  • [IF YOU CAN DREAM IT, YOU CAN DO IT.]
  • [PIù I SOGNI SONO GRANDI PIù è GRANDE LA FATICA.]
  • [FAILING TO PLAN IS PLANNING TO FAIL.]
  • [IL LAVORO NON SI CERCA, SI CREA.]
  • [Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura.]
  • [QUALITÀ SIGNIFICA FARE LE COSE BENE QUANDO NESSUNO TI STA GUARDANDO.]
  • [LA FORTUNA NON DONA MAI, PRESTA SOLTANTO.]
  • [LA STESSA TENACIA DELLA GOCCIA CHE SCAVA LA PIETRA.]
  • [è UN PECCATO IL NON FARE NIENTE COL PRETESTO CHE NON POSSIAMO FARE TUTTO.]
  • [ABBIAMO SCOLPITO IL NOSTRO CARATTERE, ROBUSTO COME UNA QUERCIA SECOLARE, PRONTI A SOPPORTARE I COLPI D'ASCIA DELLA VITA.]
  • [La massima saggezza confina con la più grande follia.]
  • [SE AGGIUNGI POCO AL POCO - MA DI FREQUENTE - PRESTO IL POCO DIVENTERà MOLTO.]
  • [NON CERCARE UNA COLPA. TROVA UN RIMEDIO.]
  • [Il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Siate affamati, siate folli!]
  • [è DIFFICILISSIMO PARLARE MOLTO SENZA DIRE QUALCOSA DI TROPPO.]
  • [NON LA FORZA, MA LA COSTANZA DI UN ALTO SENTIMENTO FA GLI UOMINI SUPERIORI.]
  • [FALL SEVEN TIMES, STAND UP EIGHT.]
  • [Il progresso si deve alla forza delle personalità, non dei principi.]
  • [VOLERE è POTERE.]
  • [Gli ottimisti danno il benvenuto al futuro, i pessimisti lo temono.]
  • [MEMENTO AUDERE SEMPER.]
  • [Le strade della lealtà son sempre rette.]
  • [CREDERCI SEMPRE, ARRENDERSI MAI.]

Amazon, conti record batte anche Wal-Mart

Vendite in crescita del 20%, balza il titolo a Wall Street. Respinto l'assalto di Alibaba.

Amazon, conti record batte anche Wal-Mart

Rally a Wall Street per Amazon. Il gigante dell'e-commerce, fondato 20 anni fa da Jeff Bezos, ieri è balzato del 15% complici i conti del secondo trimestre migliori delle attese con fatturato a 23 miliardi di dollari e utile che ha toccato i 92 milioni. Amazon, partita nel 1995 come libreria online, vende ora di tutto, libri compresi.

Il risultato è che la società ha superato il colosso dei grandi magazzini Usa Wal-Mart in termini di capitalizzazione. Ora quella di Amazon si attesta a 262,51 miliardi di dollari, mentre quella del gigante delle vendite al dettaglio, che ieri è sceso in Borsa dell'1% è ferma a 232,78 miliardi. Un segno dei tempi che fa di Bezos uno degli uomini più ricchi del mondo sulla base della classifica stilata dal Bloomberg Billonaire's Index. Bezos con i suoi 46,3 miliardi di dollari è uno dei pochi web guru a tenere testa all'irresistibile ascesa di Mark Zuckerberg, di Facebook. Il quale con 42 miliardi è in nona posizione battendo Christy Walton, figlia di Sam ossia il fondatore di Wal-Mart.

Amazon ha comunque sorpreso tutti, compreso gli analisti di Wall Street. In pratica il gigante delle vendite online è tra i pochi ad aver beneficiato della crisi che obbliga i consumatori a cercare online il miglior prezzo per il prodotto desiderato. E Amazon, che mette a confronto i prezzi di venditori diversi, è, in questo momento il sito più gettonato tanto che ha fatto segnare un riazo vertiginoso delle vendite pari al 20%.

E dire che solo un anno fa si assisteva ad un crollo dei guadagni del gruppo di Seattle, con perdite pari a 126 milioni di dollari dovuti in gran parte agli investimenti in varie direzioni sopratutto a livello di servizi ai clienti. «I significativi investimenti cominciati fin dal 2010 cominciano ora a pagare in maniera significativa», hanno spiegato gli analisti.

Ieri le azioni Amazon si sono portate al massimo storico a 560 dollari ben oltre dunque il precedente record che era fermo a 493 dollari.

Il risultato è dunque molto importante per il gruppo di Bezos, anche alla luce della durissima concorrenza non solo da parte degli altri giganti del commercio online, come eBay o, soprattutto la cinese Alibaba, ma anche da parte di tante altre startup che vanno moltiplicandosi, offrendo servizi di consegna a domicilio di bene sempre più eterogeni e in tempi rapidi ed efficienti.

Fonte http://www.ilgiornale.it/

GROUPON ENTRA NELL'ECOMMERCE DEL CIBO

GROUPON ENTRA NELL'ECOMMERCE DEL CIBO

Coniugare cibo e internet è forse la più grande scommessa intrapresa dal mondo della rete, a partire dai colossi che maggiormente condizionano la nostra vita come Amazon e Google, fino ai retailer tradizionali che stanno integrando la loro rete con un sito di e-commerce per le vendite a distanza. Ognuno con la propria formula e priorità, ma tutti uniti dalla volontà di far decollare il commercio di prodotti alimentari, rimasto certamente indietro rispetto ad altre categorie merceologiche. L’ultimo arrivato nel club è un nome celebre anche in Italia, dove ha creato di fatto il settore delle vendite a sconto di beni e servizi. Si tratta di Groupon, la società americana che ha acquisito OrderUp, un sito di ecommerce alimentare, specializzato nel delivery di pasti. Nelle intenzioni di Groupon, che non ha comunicato il valore della transazione, c’è quella di allargare il range di servizi offerti verso modelli più tradizionali di ecommerce, integrando la piattaforma della società acquisita con il grande database di ristoranti costruito negli anni. I buoni sconto per il ristorante sono stati infatti uno dei cavalli di battaglia della fase di lancio della società con sede a Chicago: anche in Italia hanno avuto un grande successo, nonostante qualche problema logistico nella fase di boom di richieste.

La sfida di Groupon adesso si allarga: se prima era quella di portare clientela nei ristoranti che aderivano ai suoi servizi di couponing, adesso sarà anche quella di portare il cibo di quei ristoranti direttamente alla clientela che nel tempo ha scoperto certi luoghi e ora vuol fruire anche da casa di quei menù.

Al momento il servizio derivante da OrderUp sarà reso solo negli Stati Uniti, ma data la presenza mondiale di Groupon non è escluso che presto possa estendersi anche in altri Paesi, arrivando anche in Italia dove l’ecommerce di cibo e il delivery online iniziano a muovere i primi passi.

Fonte http://www.foodweb.it/2015/07/groupon-entra-nellecommerce-di-cibo/

Come diventare un asso della vendita

L'arte di conquistare nuovi clienti e mantenerli fedeli per sempre

Come diventare un asso della vendita

Ascoltare in modo empatico. Leggere il linguaggio del corpo. Far emergere i bisogni latenti. Parlare e argomentare in maniera psicologicamente corretta. Superare le obiezioni. Concludere con successo un colloquio. Mantenere nel tempo la fiducia e la stima del cliente. Queste sono, ancora oggi, le capacità fondamentali per tutti coloro che vogliono diventare assi nella vendita.


Un manuale pratico e concreto, maturato da esperienze sul campo e ricco di simulazioni di dialoghi, che spiega come:

- migliorare la voce e il modo di esprimersi;
- ricorrere a parole e frasi efficaci;
- individuare le esigenze del cliente e sviluppare quelle individuate;
- guidare il cliente, in modo semplice e naturale, alla decisione di acquisto;
- far fronte ai reclami e mantenere fedeli i clienti;
- prendere gli appuntamenti;
- controllare e valutare i risultati di vendita.

Il metodo illustrato, il medoto ASSI (Acquisire informazioni, Suscitare e Sviluppare i bisogni, Indurre alla decisione dell'acquisto), è maturato ed è stato affinato dall'autore nell'affiancamento e nella formazione di migliaia di venditori di tutte le tipologie d'impresa.
Un metodo indispensabile per chi vende, ma prezioso per tutti coloro che vogliono migliorare le proprie capacità persuasive.

Tutti noi, per vendere un prodotto, un servizio, un'idea, una visione, abbiamo ogni giorno qualcuno da convincere. Questo libro è dedicato a coloro che credono nel potere persuasivo dell'entusiasmo rinforzato da metodi, parole e comportamenti corretti.

Fonte http://www.francoangeli.it/Home.aspx

Semi di Chia

Semi di Chia

Tra i SEMI OLEOSI più in voga in questo periodo ruolo importante lo esercitano i SEMI DI CHIA con le loro molteplici qualità.
I semi di chia sono molto piccoli, croccanti e dal sapore piuttosto neutro e per nulla sgradevole. Possono essere aggiunti al muesli della colazione o accompagnati a cereali e altri semi, come i semi di zucca o di girasole, per uno snack salutare e nutriente nel corso della giornata. A differenza dei semi di lino, i semi di chia non irrancidiscono e possono essere conservati anche per anni in dispensa all'interno di un contenitore ben chiuso.
I semi di chia possono essere assunti crudi nella dose di uno o due cucchiai al giorno come integratore alimentare naturale, oppure possono essere utilizzati come condimento per numerosi piatti tra cui insalate, pasta, risotti, orzo, miglio, quinoa, legumi ed altri cereali a piacere.
Da aggiungere a frullati di frutta e/o verdura oppure come elemento decorativo, ma nutriente, su crostini e tartine sui quali siano state spalmati paté di olive o salsine preparate con ortaggi freschi come pomodori, carote o peperoni.

Sono naturalmente SENZA GLUTINE.

semi di chia

Anelletti Siciliani Rustici

Novità Farabella!

Anelletti Siciliani Rustici

Dopo il grande successo dei formati rustici Stabilizzati, l'azienda presenta un nuovo formato creato per il piacere di mangiare la pasta, con tutto il sapore della tradizione.
Sono disponibili in commercio gli Anelletti Siciliani, pronti in 1 minuto ideali per preparare una deliziosa pasta al forno.

Sono naturalmente SENZA GLUTINE.

Fonte http://www.farabella.it/

10 ALIMENTI CHE SAREBBE MEGLIO SCEGLIERE BIOLOGICI

10 ALIMENTI CHE SAREBBE MEGLIO SCEGLIERE BIOLOGICI

Dare la propria preferenza a prodotti biologici significa salvaguardare il proprio organismo dall'accumulo di tracce di pesticidi e tossine nel corso del tempo, attraverso scelte alimentari che prevedano cibo per la produzione del quale non siano state impiegate sostanza chimiche dannose per l'uomo. Scegliere frutta, verdura, legumi, cereali e loro derivati provenienti da agricoltura biologica significa avere la certezza che per la loro produzione non siano stati utilizzati fertilizzanti, diserbanti o altre sostanze chimiche potenzialmente tossiche. Un discorso analogo vale per carne, uova, latte e derivati.
La loro provenienza biologica garantisce che agli animali da allevamento non siano stati somministrati antibiotici o ormoni promotori della crescita. Ciò non significa purtroppo che tali animali non siano destinati ad una morte precoce o al macello, ma la scelta di carne e derivati animali di provenienza biologica da parte di chi non è vegetariano o vegano potrebbe in ogni caso rappresentare un primo passo verso scelte alimentari più consapevoli.
Ci sono alcuni alimenti, come, ad esempio banane, cavoli, avocado, cipolle, kiwi o asparagi che non è necessario acquistarli bio in quanto non assorbono molto i pesticidi o, comunque vengono sbucciati prima di essere consumati. Altri cibi, invece, poiché maggiormente soggetti all'impiego di pesticidi o medicinali per la loro produzione, andrebbero acquistati soltanto se di provenienza biologica certificata o comunque sicura. Eccone alcuni.

1) Prodotti da forno e snack

Ci riferiamo a crackers, biscotti, merendine, gallette, fette biscottate ed altri prodotti da forno consumati abitualmente a merenda o a colazione, che non si ha il tempo di preparare in casa scegliendo ingredienti biologici. La regola vale anche per altri alimenti consumati quotidianamente, come pasta o riso. In qualsiasi prodotto confezionato che non sia certificato come biologico è possibile che siano presenti tracce, seppur minime, di pesticidi, che potrebbero però accumularsi a poco a poco nell'organismo, rappresentando non di certo un toccasana per la salute. Se possibile, cercate sempre di optare per snack salutari e per prodotti di qualità.

2) Alimenti per bambini

Omogeneizzati, yogurt, formaggini, succhi di frutta ed ogni altro alimento da destinare all'alimentazione dei più piccoli andrebbe scelto preferibilmente di provenienza biologica, in modo da preservare il delicato apparato digerente dei bambini da un precoce accumulo di tossine e di sostanze dannose, come le tracce di pesticidi che purtroppo permangono su frutta e verdura, ma anche in cereali, farine e prodotti caseari non biologici. Gli omogeneizzati possono essere sostituiti da pappe naturali preparate in casa che il pediatra saprà di certo consigliarvi.

3) Verdure a foglia verde

Pensando ad un alimento salutare potrebbe capitarvi di richiamare alla mente un bel piatto di fresca insalata. Attenzione alla sua provenienza però. Insalate, come la lattuga, ed altre verdure a foglia verde, come gli spinaci o la bieta sono tra le colture a cui l'agricoltura intensiva dedica il maggior impiego di pesticidi, al fine di sconfiggere gli attacchi da parte di insetti e parassiti. La soluzione è fare in modo di scegliere insalate e verdure a foglia verde biologiche, oppure coltivarle nel proprio orto senza l'ausilio di prodotti chimici.

4) Peperoni e pomodori

I peperoni sono tra gli ortaggi maggiormente a rischio di subire attacchi da parte di insetti e parassiti. I pesticidi impiegati nella loro coltivazione vengono facilmente assorbiti dalla loro buccia, che noi purtroppo consumiamo abitualmente nella preparazione di diversi piatti a base di tali ingredienti. Per lo stesso motivo sarebbe bene fare attenzione anche alla scelta dei pomodori che non consumeremo pelati. I pesticidi purtroppo possono facilmente oltrepassare le sottili bucce di peperoni e pomodori, dando dunque adito alla necessità di preferirli se provenienti da agricoltura biologica, dato che compiere un loro lavaggio accurato potrebbe non essere sufficiente a proteggerci da eventuali tossine.

5) Patate

Le patate sono probabilmente il tubero che, secondo i dettami dell'agricoltura convenzionale ed intensiva, richiede una maggiore lotta nei confronti di tutti quei microrganismi che potrebbero metterne a repentaglio la possibilità di raccolta. Tra di essi, a spaventare maggiormente gli agricoltori, vi sono i funghi. Ecco dunque spiegato l' ampio ricorso dei coltivatori ai fungicidi, memori dell'epidemia che nell'Ottocento in Irlanda causò una vera e propria carestia a causa della completa rovina delle coltivazioni di patate nazionali. Meglio spendere un po'di più e scegliere patate biologiche, sicure e prive di residui chimici di qualsiasi tipo.

6) Pesche

Secondo l'Environment Working Group statunitense, le pesche sono tra i frutti che riescono a trattenere la maggiore concentrazione di pesticidi. Non basterebbe dunque lavarle accuratamente e pelarle per mettersi al riparo da essi. Eliminare la buccia significa inoltre privarsi della parte del frutto che contiene la più elevata concentrazione di nutrienti benefici. Anche in questo caso, si consiglia dunque di preferire frutti di provenienza biologica o dichiaratamente non trattati tramite pesticidi, nel caso si conoscano personalmente i produttori. Tale preferenza dovrebbe essere estesa in particolare anche a mele, fragole, ciliegie ed uva.

7) Caffè

I chicchi di caffè utilizzati per dare origine ad una delle bevande più consumate nel nostro Paese in ogni parte della giornata provengono probabilmente da piantagioni situate in Paesi esteri nei quali non sempre si tiene conto delle regolamentazioni relative all'impiego di pesticidi, qualora esse siano presenti. Le piante di caffè ed i chicchi che vengono raccolti da esse si ritrovano ad assorbire quantità spropositate di sostanze chimiche, a meno che non provengano da coltivazioni che hanno aderito ai metodi dell'agricoltura biologica. La scelta ideale dovrebbe ricadere su caffè biologico e fair-trade, che possa garantire la salubrità della bevanda e il corretto trattamento dei lavoratori adibiti alla raccolta dei chicchi ed alle successive fasi di produzione.

8) Uova

Il nostro consiglio per chi consuma uova è di sceglierle esclusivamente se dotate di certificazione biologica (codice 0) o se provenienti da allevamenti riguardo ai quali si abbia la certezza che le galline possano razzolare libere e siano nutrite con mangimi naturali e di cui si conoscono personalmente i proprietari. I pesticidi contenuti nei mangimi industriali destinati alle galline possono passare in minima parte alle uova, così come i medicinali somministrati loro all'interno degli allevamenti intensivi, al fine di evitare la propagazione di malattie; per non parlare delle pessime condizioni in cui esse sono costrette a vivere all'unico scopo di produrre il maggior numero di uova possibili.

9) Latte e latticini

Consigli analoghi valgono per coloro che consumano latte e latticini, compresi yogurt e formaggi. Dato il trattamento riservato agli animali all'interno degli allevamenti intensivi, con somministrazione di antibiotici e medicinali e di mangimi industriali, è lecito dubitare della qualità dei prodotti caseari ottenuti dalla lavorazione di latte che potrebbe contenere tracce di pesticidi, ormoni ed altre sostanze chimiche non propriamente benefiche. Per quanto riguarda le tracce di pesticidi e sostanze tossiche, esse dovrebbero essere minori in latte e latticini ottenuti a partire da animali allevati a foraggio ed ai quali non siano state somministrate sostanze medicinali di alcun tipo.

10) Carne

Coloro che non hanno ancora detto addio alla carne, sono davvero certi della salubrità degli alimenti che scelgono di consumare? Al di là delle considerazioni riguardanti il fatto che il regno vegetale sia perfettamente in grado di offrire al nostro organismo tutte le proteine di cui esso ha bisogno grazie ad alimenti come legumi, cereali e frutta secca (che, tra l'altro, rappresentano una spesa economica minore rispetto all'acquisto di carne), chi desidera consumare carne, che almeno faccia riferimento a prodotti di provenienza biologica certificata, ottenuta da animali a cui non siano stati somministrati ormoni o medicinali e che abbiano seguito la loro alimentazione naturale.

Fonte: http://www.greenme.it/

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